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Meglio di così non poteva iniziare la stagione dello sci alpinismo mondiale. Dopo i due podi arrivati nella Vertical Race di venerdì 15 dicembre con Michele Boscacci e Alba De Silvestro, Nicolò Ernesto Canclini si è aggiudicato la Sprint che si è disputata a Wanlong, in Cina. Si tratta del primo successo in Coppa del Mondo (che vale anche per la categoria Espoir) per il giovane valtellinese, inaspettata quanto meritata. Lo sprint si è svolto in condizioni climatiche proibitive, con freddo e vento a rendere difficile la vita degli atleti. Altri due italiani hanno concluso nella top ten: Michele Boscacci quinto e Davide Magnini nono. Più lontani Robert Antonioli e Nadir Maguet, rispettivamente dodicesimo e ventunesimo. Nella Sprint femminile a tagliare il traguardo prima di tutte è stata Laetitia Roux, che anche in Cina si è confermata la regina indiscussa dello sci alpinismo. Battute la spagnola Claudia Cotrina e Marianne Fatton. Le azzurre in gara erano Alba De Silvestro settima, la cuneese Katia Tomatis nona e Giulia Compagnoni tredicesima.
Nella foto in allegato: Katia Tomatis impegnata nella gara Sprint della Coppa del Mondo di sci alpinismo a Wanlong, in Cina
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Comincia con un terzo posto la Coppa del Mondo maschile della squadra italiana di sci alpinismo sull'inedito tracciato cinese di Wanlong, che, per la prima volta nella storia, ospita una tappa del massimo circuito. Il merito è del valtellinese dell'Esercito Michele Boscacci, vincitore della classifica generale due stagioni orsono, piazzatosi con ritardo di 28” nella Vertical Race alle spalle del vincitore tedesco Anton Palzer, il quale ha tagliato il traguardo con il tempo di 16’58”, staccando di 12” lo svizzero Werner Marti. Al via era presente anche il detentore della Coppa, Robert Antonioli, che ha terminato all'ottavo posto con un distacco di 48”. Nella categoria Espoir terzo posto di Davide Magnini e decimo di Nicolò Canclini. Podio per l'Italia anche nella prova femminile con Alba De Silvestro, terza dietro alla francese Axelle Mollaret e alla spagnola Claudia Galicia Cotrina. Brava anche la cuneese Katia Tomatis, piazzatasi quarta, mentre la graduatoria riservata alle Espoir ha visto la vittoria di Alba De Silvestro e il settimo posto di Giulia Compagnoni. Sabato 16 dicembre seconda giornata di competizioni con la disputa delle gare Sprint.
Nella foto in allegato: Katia Tomatis in gara nella Vertical Race di Wanlong
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Partenza alle prime luci dell’alba da Cervinia, con la fanfara dei bersaglieri e i fuochi d’artificio, arrivo dei vincitori a Gressoney dopo 4 ore, 18 minuti e 50 secondi di fatica pura e dura: questo in sintesi il Trofeo Mezzalama 2017, vinto dalla squadra del Centro Sportivo Esercito, favoritissima d'obbligo della vigilia. Ma per il valsusino Matteo Eydallin, l'ossolano Damiano Lenzi e il valtellinese Michele Boscacci non è stata una passeggiata: il Mezzalama è stato combattuto fino alla fine e solo nella discesa finale verso Gressoney-La-Trinité i tre alpini hanno avuto ragione dl terzetto formato dal campionissimo catalano Kilian Jornet Burgada e dagli svizzeri Werner Marti e Martin Anthamatten, alla fine staccati di 2',18”. Oltre che per la vittoria di Eydallin e Lenzi, il Piemonte può gioire per il secondo posto conquistato nella gara femminile dalla cuneese Katia Tomatis insieme ad Alba De Silvestro e alla francese Axelle Mollaret. Ben 298 la cordate da tre atleti ciascuna in gara nella XXI edizione del Trofeo Mezzalama, prova finale 2017 del circuito “La Grande Course”. La leggendaria maratona dei ghiacciai da Breuil-Cervinia a Gressoney-La-Trinité attraverso la vetta del Castore e il Naso del Lyskamm, è stata favorita da eccellenti condizioni meteo, come aveva annunciato il meteorologo Luca Mercalli durante il briefing tecnico. In quota gli atleti hanno dovuto comunque misurarsi con un freddo intenso, acuito da raffiche di vento da Nord a 50km/h, che determinavano una temperatura percepita di venti gradi sottozero. La tempesta di vento dei giorni scorsi aveva spazzato la poca neve, lasciando affiorare il ghiaccio in molti tratti. “Malgrado ciò è stata una gara fluida e regolare. - ha dichiarato la guida alpina Adriano Favre, l’artefice del moderno Mezzalama, giunto alla sua undicesima edizione - Anche sulla cresta del Castore, il tratto oggi più temuto, non ci sono stati rallentamenti. Merito anche della maturità e della tecnica raggiunta dagli atleti”. Come detto, due cordate si sono contese la gara dall’inizio alla fine: gli alpini del Centro Sportivo Esercito Eydallin, Lenzi e Boscacci e il fortissimo team ispano-elvetico Burgada-Marti-Anthamatten. Questi ultimi, partiti con un ritmo forsennato verso il Colle del Theodulo, hanno sempre fatto l’andatura, trascinati da uno scatenato Kilian Jornet Burgada, passando per primi sul Castore, la “cima Coppi” del Mezzalama, a 4226 metri di quota. Burgada, Marti e Anthamatten sono transitati per primi anche sul Naso del Lyskamm, tallonati dagli alpini fino all’inizio della lunga discesa sul ghiacciaio del Lys. Passati in testa con una volata fulminate dopo il Rifugio Mantova, nel vertiginoso imbuto del Canalino dell’Aquila i tre atleti del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur hanno accumulato un vantaggio di oltre due minuti, che hanno conservato fino al traguardo di Gressoney-La-Trinité. Il valsusino Matteo Eydallin è ormai alla sua quarta vittoria nella gara più classica dello sci alpinismo italiano e, dopo aver tagliato il traguardo molto provato dalla fatica, ha affermato che quello del 2017 potrebbe essere il suo ultimo Mezzalama. Ma, chissà, potrebbe ripensarci fra due anni. L’ossolano Damiano Lenzi, ormai monregalese d'adozione, è alla terza vittoria nel Mezzalama, mentre per il valtellinese Michele Boscacci quella del 2017 è stata è la seconda affermazione. Avendo vinto le ultime tre edizioni (2013 2015 e 2017), il Centro Sportivo Esercito si è aggiudicato il prestigioso trofeo, peraltro già conquistato nel 1937 e nel 2009, sempre per aver vinto la gara per tre edizioni consecutive. La terza posizione non è mai stata in discussione. William Boffelli, Pietro Lanfranchi e Jakob Herrmann sono stati saldamente sul podio già al Colle del Breithorn e poi hanno tenuto sino al traguardo, arrivando a 12’,33” dai vincitori. Quarti a 31’,21” Nadir Maguet, Manfred Reichegger e Robert Antonioli, quinti a 42’ Valentin Favre, il pinerolese Filippo Barazzuol e Alexis Sévennec. Completano la top ten Martin Stofner, François Cazzanelli e Stefano Stradelli; Filippo Beccari, Henri Aymonod e il norvegese Lars Erik; Alex Salvadori, Alex Oberbacher e Daniele Cappelletti; il team andorrano con David Albos Cavaliere, Xavi Areny Bernabé, Joan Albos; la terza squadra dell’Esercito con Fabio Pasini, Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi. In campo femminile la squadra del Centro Sportivo Esercito, formata da Alba De Silvestro, Katia Tomatis e dalla francese Axelle Mollaret, pur avendo condotto in testa fino al Naso del Lyskamm, è stata superata nelle discesa finale dalle agguerrite rivali Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, che hanno vinto in 5h,37',49”, staccando di 2',12” il team italo-francese e di 1h,13',58” il team formato da Annie e Katrin Bieler e da Dimitra Theocaris. “Purtroppo le gare si costruiscono in salita, ma si vincono in discesa. - ha spiegato dopo l'arrivo Katia Tomatis - Nel finale non ne avevamo quasi più, ma per il nostro team resta un grande Mezzalama”. Per garantire la sicurezza di novecento scialpinisti sui ghiacciai del Monte Rosa la Fondazione Trofeo Mezzalama, presieduta dal gressonaro Luca Bieler, ha schierato sul percorso oltre 150 addetti, guide alpine, uomini del Soccorso Alpino, Carabinieri, Polizia, Forestali Regionali, Guardia di Finanza, medici, e cronometristi; senza contare i tantissimi volontari che, operando dietro le quinte, rendono possibile una gara unica al mondo per lunghezza e durezza.
Per consultare le classifiche complete del Trofeo Mezzalama 2017: http://www.trofeomezzalama.it/classifiche-it
In allegato: alcune immagini della gara
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Alla vigilia dell'attesissimo Trofeo Mezzalama di sci alpinismo si è disputata la altrettanto spettacolare seconda edizione del Mezzalama Jeunes, partita nei pressi della stazione della cabinovia di Cime Bianche a Breuil-Cervinia. In gara c'erano le categorie Junior e Cadetti e la competizione era valevole come prova del circuito “La Grande Course Jeunes”. Il tracciato di gara, disegnato da François Cazzanelli e da Stefano Stradelli e supervisionato dal direttore tecnico del Trofeo Mezzalama Adriano Favre, prevedeva per la categoria Juniores maschile un dislivello positivo di 1000 metri, diluito su tre salite, con tre tratti da affrontare a piedi con gli sci nello zaino. I Cadetti e le Juniores hanno invece affrontato un tracciato più breve con 880 metri di dislivello, con due salite e altrettanti tratti a piedi. I gemelli di Cogne classe 1999 Sébastien e Fabien Guichardaz hanno vinto nella categoria Juniores con il tempo di 1h,23’,56”, precedendo per 19',50” il team francese composto da Ciferman Esteban e Bastien Flammier. Al terzo posto, staccati di 29',48”, i biellesi del Team Oropa, Lorenzo Bozino e Gabriele Gazzetto, tesserati per lo Sci Club Corrado Gex. Tra le Juniores sono state le francesi Celia Perillat Pessey e Marie Pollet-Villard a dominare, fermando i cronometri dopo 1h,25’,04”. In seconda posizione si sono classificate la trentina Giorgia Felicetti e l'altoatesina Melanie Ploner, staccate di 36”. La cuneese Francesca Zucco (CAI Tre Rifugi) e la veneta Olesia Ronzon hanno conquistato la terza piazza, con un distacco di 12',55”. Nella categoria Cadette erano in gara solo la francese Aurelie Avanturier e la valtellinese Anna Folini, giunte al traguardo dopo 1h,50’,45”. Nella gara dei Cadetti si sono imposti il vicentino Matteo Sostizzo e il veronese Mattia Tanara in 1h,16',02”, con un vantaggio di 8',52” sul trentino Alessandro Morandini e sul cadorino Pietro Festini Purlan. Terzi a 10',21” gli atleti valdostani dello Sci Club Corrado Gex Albert Gontier e Alessandro Mantega, mentre si è classificata quinta a 18',43” la coppia dei “Mondolè Boys”, formata da Tommaso Casanova e Matteo Mamino (CAI Tre Rifugi).
I favoriti del “Mezzalama”
La ventunesima edizione del Trofeo Mezzalama prenderà il via da Cervinia sabato 22 aprile alle 5,30 e sarà valida come ultima tappa del Circuito “La Grande Course”. La squadra degli alpini del Centro Sportivo Esercito, formata da Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Michele Boscacci, parte favorita, ma gli avversari in grado di insediare loro la leadership non mancano. La lotta per completare il podio sarà sicuramente interessate, vista la presenza di squadre di assoluto valore come quella composta da Nadir Maguet, Robert Antonioli (vincitore della Coppa del Mondo ISMF 2017) e Manfred Reichegger. Da tenere d'occhio anche il team di Pietro Lanfranchi, Jakob Hermann, William Boffelli. Potranno dire la loro anche il catalano Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten. I probabili outsider sono i team di Filippo Beccari, Lars Erik Skjervheim e Henri Aymonod, del pinerolese Filippo Barazzuol, Valentin Favre e Alexis Sévennec e di Franco Collè, Tadei Pivk e Guido Giacomelli. Tra le squadre femminili, le maggiori accreditate al successo sono ovviamente Laetitia Roux, Jennifer Fiechter ed Emelie Forsberg, ma la pattuglia italo-francese composta dalla cuneese Katia Tomatis, da Alba De Silvestro e da Axelle Mollaret potrebbe avere buone possibilità di salire sul podio. A partire dalle 8,30 di sabato 22 aprile nel sito Internet ufficiale www.trofeomezzalama.it inizierà la diretta streaming, commentata dal telecronista di Eurosport Silvano Gadin, dalla campionessa olimpica Stefania Belmondo, dalla campionessa mondiale Arianna Follis e da Bruno Brunod, due volte campione del mondo di skyrunning. Al Rifugio Quintino Sella ci saranno in collegamento l'azzurro Francesco De Fabiani, Paolo Riva e il giornalista Maurizio Torri, mentre sul ghiaccio del Naso del Lyskamm in collegamento ci sarà la guida alpina Marco Camandona.
Nelle foto in allegato: alcuni momenti del Mezzalama Jeunes
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Damiano Lenzi ha vinto il Rosa Ski Raid a Macugnaga. L'atleta del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, originario della Valle Anzasca ma ormai monregalese d'adozione, era il grande favorito alla vigilia e non ha tradito le attese nella gara corsa sulle montagne di casa, andando a vincere in 1h,40’,03”,5/10, con un vantaggio di 14'48” su Daniel Antonioli e 15',59”,9/10 su Henri Aymonod. Al quarto posto Cristian Minoggio, al quinto Marzio Bondioli, al sesto Christian Biffiger. Al settimo posto assoluto la prima delle donne, Erika Forni, al traguardo in 2h,02’,49”,1/10, davanti a Silvia Pedrini e a Sabrina Bendotti.
In allegato: la classifica del Rosa Ski Raid e alcune immagini della gara, tratte dalla photo gallery pubblicata dal Comitato Organizzatore del Rosa Ski Raid
http://lavalledelrosa.forumfree.it/?t=73898225#.WPIyUlyS2wE.facebook
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Chiusura trionfale per l'Italia nella Coppa del Mondo di sci alpinismo in Val d’Aran con la gara Vertical che ha confermato ancora una volta il dominio dei Seniores azzurri. Ha vinto l'ossolano del Centro Sportivo Esercito (ma ormai monregalese d'adozione) Damiano Lenzi in 26’,50”,06/100, conquistando anche la Coppa di specialità. Secondo posto a 13”,92/100 per lo svizzero Martin Anthamatten, mentre Michele Boscacci (Centro Sportivo Esercito) è giunto terzo a 27”,19/100, Robert Antonioli (Centro Sportivo Esercito) quinto a 33” e il valsusino Matteo Eydallin (Centro Sportivo Esercito) si è piazzato undicesimo ad 1',14”,40/100. Nella classifica generale della Coppa del Mondo ha vinto Antonioli, precedendo Boscacci e Lenzi, mentre Eydallin è quinto, ma si consola con la Coppa del Mondo della specialità Individual. In campo femminile altra prestazione super della cuneese Katia Tomatis CAI Tre Rifugi), terza. La gara Vertical che ha chiuso la Coppa del Mondo femminile è stata vinta dalla francese Axelle Mollaret, che ha chiuso la sua fatica nel tempo di 32',31”,71/100, staccando di 31”,27/100 la svizzera Victoria Kreuzer e di 45”,43/100 la Tomatis: un risultato che vale alla cuneese il terzo posto nella classifica della Coppa del Mondo nella specialità Vertical, così come in quella dell'Individuale, mentre nella graduatoria generale Katia è quarta. Nella categoria Juniores ennesima affermazione di Davide Magnini e Giulia Murada, il modo migliore per celebrare la vittoria nella Coppa del Mondo generale, in quella Vertical e in quella Individuale.
Per consultare i risultati delle gare della Coppa del Mondo ISMF di sci alpinismo: http://www.ismf-ski.org/www/content/ismf-race-calendar&EventType=WC
In allegato: le foto dell'ultima gara Vertical della Coppa del Mondo di sci alpinismo 2016-2017
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Grande spettacolo e vittoria bergamasco-pinerolese nella sessantottesima edizione del Trofeo Parravicini, gara di sci alpinismo che si sviluppa lungo le cime Madonnino, Cabianca e Reseda sul confine fra le valli bergamasche Seriana e Brembana. Una giornata di sole, una neve in condizioni perfette e un percorso tecnico e impegnativo hanno accolto i concorrenti di primo mattino. Al Rifugio Calvi è arrivata per prima la coppia formata dall'atleta di casa Pietro Lanfranchi e dal campione di Torre Pellice Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi) che hanno chiuso la loro fatica in 1h,58',54”, precedendo per 5',50” gli atleti del Centro Sportivo Esercito Fabio Pasini e Daniel Antonioli. Andrea Dolci e Andrea Olivari si sono classificati terzi a 14',51”. Nella gara femminile successo della bergamasca Paola Pezzoli in coppia con Corinna Ghirardi. “Definirei questa gara uno spettacolo dello sci alpinismo, forse la più bella dell’anno. - ha dichiarato Pietro Lanfranchi dopo aver tagliato il traguardo - Questa vittoria è un risultato importante in vista del Trofeo Mezzalama. Un grazie al mio compagno Filippo Barazzuol, con cui spesso siamo rivali, ma che oggi ha voluto condividere con me questa importante vittoria”.
Condizioni ottimali nella mattinata di domenica 9 aprile a Rhêmes-Notre-Dame per la quarantaduesima edizione del Trofeo Rollandoz, gara nazionale di sci alpinismo, organizzata dallo Sci Club Granta Parey e inserita nel circuito regionale L’Arca Consulenza Assicurativa. Nella categoria Seniores maschile il francese Valentin Favre ha preso subito il largo ed ha vinto in 2h,00',01”,20/100, con 13',52”,18/100 su Stefano Castagneri (Brusson) e con 14',29”,10/100 su Henri Grosjacques (Brusson). I migliori piemontesi sono stati Giancarlo Parola (Valle Stura) e Gianluca Iavelli (CAI Tre Rifugi), rispettivamente undicesimo e dodicesimo. Nella gara femminile largo successo della Master francese Valerie Rebaut in 2h,51',16”,38/100, davanti a Claudia Titolo (Valdigne Mont Blanc) e all’altra transalpina Lætitia Roux (solo omonima della grande campionessa dominatrice della Coppa del Mondo). In quarta posizione la biellese Milena Ghirardi (La Bufarola). Nella categoria Juniores femminile l'unica concorrente era la cuneese Francesca Zucco (CAI Tre Rifugi), al traguardo in 1h 58’45”, mentre nella categoria Espor maschile ha vinto Rayan Chapellu (Amis de Verrayes), davanti ai piemontesi Francesco Berta (Ala di Stura) e Federico Miorelli (Prali Val Germanasca).
In allegato: una foto di Pietro Lanfranchi e Filippo Barazzuol in gara nel Trofeo Parravicini e la classifica del Trofeo Rollandoz