È andato al coach cesanese Fabrizio Martin il premio “Gli Allenatori - Montagnedoc” 2024 promosso dal gruppo Montagnedoc nell’ambito dell’evento che si tiene da alcuni anni alla Cascina Marchesa di corso Regina Margherita a Torino. Dopo esperienze a livello di Sci Club, di Comitato FISI Alpi Occidentali e di squadre nazionali italiane, da quattro anni Fabrizio Martin lavora per la Federazione francese, seguendo soprattutto il settore dello Slalom femminile. Fabrizio ha guidato la crescita tecnica ed agonistica di atlete transalpine pronte ad affacciarsi in Coppa del Mondo: da Doriane Escane a Clarisse Breche, da Marion Chevrier a Marie Lamure, da Caitlin McFarlane a Chiara Pogneaux. Il premio Montagnedoc 2024 per il miglior tecnico è invece stato assegnato ad Andrea Viano, originario di Sauze d’Oulx, attualmente preparatore atletico della squadra svizzera di Coppa del Mondo per quanto riguarda lo Slalom: un team che annovera atleti del calibro di Loïc Meillard, Daniel Yule, Luca Aerni e Ramon Zenhäusern. Anche Viano ha una precedente esperienza con le squadre nazionali italiane per quanto riguarda le discipline tecniche. Paolo De Marchis, già Sindaco di Oulx e insegnante di matematica all’Istituto di Istruzione Superiore Des Ambrois di Oulx, è invece il personaggio dell’anno, a cui è stato assegnato il premio intitolato al maratoneta Valerio Arri (il primo vincitore di una medaglia olimpica per l’Italia alle Olimpiadi di Anversa del 1920).
A CONFRONTO SU REGOLE DI COMPORTAMENTO, GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E PREVENZIONE DEGLI INCENDI
Protagonisti dell’evento “Gli allenatori” sono stati come sempre i coach, i dirigenti della FISI (tra i quali il Consigliere federale Pietro Marocco e il Presidente del Comitato Alpi Occidentali, Pietro Blengini), le scuole di sci, sindaci ed esperti nella formazione professionale, dirigenti e docenti degli istituti superiori e universitari, rappresentanti del mondo produttivo, parlamentari e consiglieri regionali, rappresentanti delle associazioni di categoria. Alle istituzioni presenti all’evento il compito di trarre le conclusioni e consegnare il Premio Montagnedoc ai vincitori scelti dallo Sci Club GIS-Giornalisti Italiani Sciatori. L’evento organizzato dal gruppo Montagnedoc, oltre a segnalare gli allenatori, i tecnici e gli skimen che portano alto il nome del Piemonte nel Circo Bianco della Coppa del Mondo di sci alpino, propone ogni anno una riflessione sulle sfide che le vallate alpine piemontesi stanno affrontando, in settori e ambiti che spaziano dal turismo allo sport, dall’istruzione alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.
Quest’anno l’argomento generale del convegno era la prevenzione e i lavori sono stati articolati in tre gruppi di lavoro, ognuno dei quali si è occupato di un’area tematica. Di particolare interesse per le FISI il tema delle regole da applicare nella pratica sportiva e motoria invernale ed estiva. La riflessione in questo campo è partita dal cambiamento a cui l’attrezzatura, sia per i turisti che per gli agonisti, è andata incontro negli ultimi 25 anni, con un notevole incremento della velocità che gli sci consentono; una velocità a volte non facilmente gestibile da praticanti non del tutto all’altezza degli attrezzi che utilizzano, sia dal punto di vista tecnico che da quello della preparazione fisica. È emersa la necessità di nuove iniziative per diffondere una cultura della sicurezza, basata sulla consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie abilità e sul rispetto delle regole di comportamento sulle piste, sintetizzate in un Decalogo mai abbastanza divulgato. In questo senso tutti gli attori della filiera agonistica e turistica possono e debbono unire le forze per diffondere l’idea che la capacità di dominare l’attrezzo è più importante della velocità e del numero di discese compiute.
(foto Michele Fassinotti per Archivio Fotografico Comitato FISI Alpi Occidentali)