Ci sono regali di Natale che scartano subito, altri per i quali vale la pena di aspettare. E Anita Gulli sa bene cosa significa la pazienza, perché nel novembre 2017 la ventenne torinese appena approdata nel Gruppo C nazionale si è rotta i legamenti crociati ed è rimasta ferma tutta la passata stagione. Adesso però si rifà alla grande con la prima convocazione assoluta in Coppa del Mondo, nel gruppo delle azzurre che sabato 5 gennaio partecipano allo Slalom di Zagabria, la cui prima manche è in programma alle 13 e la seconda alle 16, naturalmente in diretta tv su Raisport ed Eurosport 1. La convocazione è una bella sorpresa, ma anche un premio alla tenacia della ragazza nata e cresciuta nello Sci Club Lancia (sede a Torino e base operativa a Bardonecchia) e da più di un anno tesserata per il Centro Sportivo Esercito. Il conto con la sfortuna Anita l’ha pagato con gli interessi, perché anche da ragazzina aveva accusato problemi ad un ginocchio. Adesso per lei comincia una nuova fase della carriera perché, accanto alle due veterane Irene Curtoni e Chiara Costazza, la FISI ha deciso di dare spazio al ricambio generazionale con Marta Rossetti, Lara Della Mea (a punti la settimana scorsa a Semmering) e, appunto, Anita Gulli, che sostituisce l'infortunata Martina Peterlini. Per lei in stagione due bei piazzamenti negli Slalom FIS di Pfelders (quarta e settima) e altre gare con alterne fortune, ma questa è un'iniezione di fiducia importante. Nelle forze fresche crede anche Massimo Rinaldi, direttore sportivo della nazionale di sci: “Le giovani iniziano a mettersi in mostra, ma in Slalom facciamo ancora fatica e vediamo già a Zagabria come si comporteranno Marta Rossetti e Anita Gulli, aspettando Martina Peterlini. Adesso avanti con la Coppa del Mondo e l’appuntamento iridato di Aare a febbraio. La stagione è ancora lunga e ho fiducia”. “Ho cominciato a sciare all'età di tre anni sulle montagne torinesi – ha raccontato Anita Gulli in un’intervista all’Ufficio Stampa della FISI. - A livello giovanile sono salita sul podio nei Campionati Italiani Children un paio di volte fra Gigante e Combinata. In Slalom ho ancora una sciata un po’ discontinua, forse perché sono molto aggressiva e devo trovare omogeneità. Mi sento decisamente slalomista, ma ho perso l'intera scorsa stagione perché mi sono rotta il legamento crociato del ginocchio sinistro, mentre quattro anni fa mi ruppi quello destro. Fare la ricognizione stamattina in pista insieme a campionesse del calibro di Mikaela Shiffrin mi ha fatto un po' senso, però il mio idolo è stata Tina Maze. Quando ho ricevuto la chiamata di Heini Pfitscher (allenatore responsabile delle discipline tecniche di Coppa Europa) non volevo crederci: ero tornata a casa da pochi minuti e sono immediatamente ripartita per Zagabria. Avevo in programma una settimana di stacco e me la stavo già pregustando, ma ne faccio volentieri a meno. Mi piace coltivare le amicizie, possiedo due gatti che si chiamano Maki e Trilli, non ho il fidanzato perché non ho tempo in questo periodo per queste cose. Dallo Slalom di Zagabria mi aspetto un arricchimento della mia esperienza da atleta. La pista qui è molto lunga e dura, solo a guardarla ti rendi conto che è di un altro livello”. E intanto in Val di Fassa il Gruppo di Coppa Europa insieme alla Nazionale C prepara le prossime discese: ci sono anche la torinese Veronica Calati (Fiamme Gialle) e l'astigiana Giulia Paventa Fiamme Oro Moena”. In bocca al lupo, ragazze!
Nella foto in allegato: Anita Gulli in un’immagine di repertorio
Ci sono regali di Natale che scartano subito, altri per i quali vale la pena di aspettare. E Anita Gulli sa bene cosa significa la pazienza, perché nel novembre 2017 la ventenne torinese appena approdata nel Gruppo C nazionale si è rotta i legamenti crociati ed è rimasta ferma tutta la passata stagione. Adesso però si rifà alla grande con la prima convocazione assoluta in Coppa del Mondo, nel gruppo delle azzurre che sabato 5 gennaio partecipano allo Slalom di Zagabria, la cui prima manche è in programma alle 13 e la seconda alle 16, naturalmente in diretta tv su Raisport ed Eurosport 1. La convocazione è una bella sorpresa, ma anche un premio alla tenacia della ragazza nata e cresciuta nello Sci Club Lancia (sede a Torino e base operativa a Bardonecchia) e da più di un anno tesserata per il Centro Sportivo Esercito. Il conto con la sfortuna Anita l’ha pagato con gli interessi, perché anche da ragazzina aveva accusato problemi ad un ginocchio. Adesso per lei comincia una nuova fase della carriera perché, accanto alle due veterane Irene Curtoni e Chiara Costazza, la FISI ha deciso di dare spazio al ricambio generazionale con Marta Rossetti, Lara Della Mea (a punti la settimana scorsa a Semmering) e, appunto, Anita Gulli, che sostituisce l'infortunata Martina Peterlini. Per lei in stagione due bei piazzamenti negli Slalom FIS di Pfelders (quarta e settima) e altre gare con alterne fortune, ma questa è un'iniezione di fiducia importante. Nelle forze fresche crede anche Massimo Rinaldi, direttore sportivo della nazionale di sci: “Le giovani iniziano a mettersi in mostra, ma in Slalom facciamo ancora fatica e vediamo già a Zagabria come si comporteranno Marta Rossetti e Anita Gulli, aspettando Martina Peterlini. Adesso avanti con la Coppa del Mondo e l’appuntamento iridato di Aare a febbraio. La stagione è ancora lunga e ho fiducia”. “Ho cominciato a sciare all'età di tre anni sulle montagne torinesi – ha raccontato Anita Gulli in un’intervista all’Ufficio Stampa della FISI. - A livello giovanile sono salita sul podio nei Campionati Italiani Children un paio di volte fra Gigante e Combinata. In Slalom ho ancora una sciata un po’ discontinua, forse perché sono molto aggressiva e devo trovare omogeneità. Mi sento decisamente slalomista, ma ho perso l'intera scorsa stagione perché mi sono rotta il legamento crociato del ginocchio sinistro, mentre quattro anni fa mi ruppi quello destro. Fare la ricognizione stamattina in pista insieme a campionesse del calibro di Mikaela Shiffrin mi ha fatto un po' senso, però il mio idolo è stata Tina Maze. Quando ho ricevuto la chiamata di Heini Pfitscher (allenatore responsabile delle discipline tecniche di Coppa Europa) non volevo crederci: ero tornata a casa da pochi minuti e sono immediatamente ripartita per Zagabria. Avevo in programma una settimana di stacco e me la stavo già pregustando, ma ne faccio volentieri a meno. Mi piace coltivare le amicizie, possiedo due gatti che si chiamano Maki e Trilli, non ho il fidanzato perché non ho tempo in questo periodo per queste cose. Dallo Slalom di Zagabria mi aspetto un arricchimento della mia esperienza da atleta. La pista qui è molto lunga e dura, solo a guardarla ti rendi conto che è di un altro livello”. E intanto in Val di Fassa il Gruppo di Coppa Europa insieme alla Nazionale C prepara le prossime discese: ci sono anche la torinese Veronica Calati (Fiamme Gialle) e l'astigiana Giulia Paventa Fiamme Oro Moena”. In bocca al lupo, ragazze!
Nella foto in allegato: Anita Gulli in un’immagine di repertorio